5 risposte alle domande più comuni sulle batterie delle auto elettriche
22/09/2022

5 risposte alle domande più comuni sulle batterie delle auto elettriche

Come funzionano le batterie delle auto elettriche e di cosa sono composte? Ecco gli aspetti più importanti da tenere in considerazione.

Nella nostra vita siamo già abituati da tempo all’utilizzo di dispositivi con batteria. Le auto elettriche non fanno eccezione: dalla loro batteria dipendono prestazioni fondamentali come l’autonomia e la velocità di ricarica.

Vediamo quindi le risposte alle 5 domande più comuni sulle batterie delle auto elettriche, fornite da Francesc Sabaté, Responsabile del Test Center Energy SEAT.


1) Di cosa sono fatte le batterie?

Le batterie del Gruppo Volkswagen sono composte da ioni di litio con nichel, manganese e cobalto (NMC). Questi elementi formano le celle di accumulo di energia, raggruppate poi in moduli e disposti in pacchi. Il sistema di raffreddamento e gli involucri creano dunque la batteria completa.


2) Qual è la differenza tra le batterie di un’auto elettrica e quelle di un’auto ibrida?

Cambia la capacità di accumulo dell’energia. Un veicolo elettrico ha bisogno di batterie più grandi per aumentare la sua autonomia. I veicoli ibridi hanno invece una percorrenza garantita dal motore a combustione, quindi le batterie sono più piccole. Per avere un’idea, in un’auto elettrica possono esserci 300 celle, mentre in un’ibrida “solo” 100.


3) Quanto dura una batteria?

La vita di una batteria elettrica è fortemente influenzata dallo stile di guida, dalla frequenza di utilizzo, dalle temperature e dal numero di cicli di ricarica. Le batterie del Gruppo Volkswagen garantiscono un minimo di 160.000 km o 8 anni di vita utile, grazie a test molto provanti che includono condizioni climatiche estreme e sforzi per gli accumulatori che difficilmente avverrebbero in una normale situazione di guida.

L’utilizzo di una vettura elettrica combinato a una soluzione finanziaria come Progetto Valore Volkswagen o al Noleggio a Lungo Termine elimina dall’equazione la durata di una batteria, avendo a disposizione una nuova auto ogni 3 anni.


4) Come si prolunga la vita di una batteria?

Tenendo il veicolo nelle migliori condizioni possibili. La ricarica standard è preferibile alla ricarica rapida, essendo quest’ultima più stressante per le componenti interne a causa del surriscaldamento. Il mantenimento di un livello di carica tra 40% e 80% è inoltre ottimale per il prolungamento della vita della batteria.


5) Cosa succede quando l’auto termina la sua vita?

Per quanto le auto elettriche possano essere utilizzate senza preoccupazioni grazie alle soluzioni finanziarie Volkswagen, arriverà un giorno in cui le loro prestazioni saranno calate troppo per l’utilizzo quotidiano. Dopo 160.000 km o 8 anni la loro efficienza sarà circa dell’80%.

Questo non significa che siano da scartare, ma solo che l’autonomia potrebbe essere più breve. Se invece occorre smaltire del tutto il veicolo, la batteria può essere estratta e utilizzata per l’accumulo statico di energia. Questa soluzione è ottimale ad esempio per abitazioni con impianti fotovoltaici esistenti o in fase di costruzione.

Un progetto è ecosostenibile non solo se utilizza prodotti con scopi ecologici, ma anche se sfrutta al massimo qualsiasi componente creata e trova metodi alternativi per giustificarne l’esistenza anche alla fine del suo ciclo vitale.

Fonte: MoDo

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